Stellato-Melucci: chi ha convinto chi?

Il sindaco lascia il PD, che lo ha ricandidato dopo la sfiducia dei 17, per passare, forse, con chi di quei 17 faceva parte

Certo che alle volte le vicende della politica sono davvero difficili da seguire.

Se qualcuno che è stato assente da Taranto nell’ultimo anno ci passasse oggi stenterebbe a credere ai suoi occhi. Melucci abbandona il PD che lo ha sostenuto più o meno incondizionatamente per abbracciare, con ogni probabilità, un partito che alle elezioni non c’era nemmeno e che oggi è guidato proprio da un leader di quei diciassette consiglieri “traditori” (parola non nostra, sia chiaro) che nel 2021 lo avevano sfiduciato per “manifesta inconcludenza”.

Com’è stato possibile?

Riavvolgiamo il nastro

Novembre 2021. Diciassette consiglieri comunali si dimettono mettendo fine anticipatamente alla prima amministrazione Melucci. Fra questi, Massimiliano Stellato, eletto con il PD e poi dichiaratosi indipendente. Lo stesso Stellato che, a sostegno dell’altro ex-PD Walter Musillo, si ricandida al consiglio comunale in una coalizione ampia che va da Fratelli d’Italia ad ex-membri del centrosinistra. Una candidatura ritmata da continue critiche (anche molto dure) all’operato di Melucci e al PD.

Quel PD che, pur non essendo Melucci un suo uomo, non ha dubbi: l’unico nome per le nuove elezioni è il suo. Nessuna oscillazione da parte dei democratici, anzi: si alzano i toni, si parla di “tradimento” ai danni della città e di necessità di vendicarlo al più presto. E così Melucci, che non viene dal partito, si ritrova ad essere l’unico nome che il PD possa e voglia proporre per la carica di primo cittadino.

Il resto lo conosciamo. Melucci viene rieletto al primo turno e i “traditori” si devono accomodare fra i banchi dell’opposizione.

Italia Viva

La maggioranza, però, si mostra da subito fragile e Melucci tenta di allargarla, iniziando a dialogare con Italia Viva.

“Italia Viva? Ma alle elezioni non c’era” potrebbe obiettare qualcuno, ed avrebbe ragione. Il partito di Matteo Renzi, infatti, “nasce” a Taranto direttamente nel palazzo. A creare il nuovo gruppo consiliare, guarda un po’, proprio due ex-membri del gruppo dei 17 dimissionari: Massimiliano Stellato e Carmen Casula (ad onor del vero va detto che mezzo consiglio comunale ha cambiato gruppo di appartenenza nell’ultimo anno, rendendo pressoché impossibile riconoscere la composizione politica della massima assemblea cittadina).

La scheda elettorale delle amministrative 2022. Italia Viva non c’è.

Negli ultimi mesi, come sa chi ha seguito la politica cittadina, Melucci è stato assiduamente impegnato in una difficile opera di convincimento per far accettare agli altri membri della maggioranza l’ingresso di Italia Viva, al punto di pretendere da tutti i consiglieri di maggioranza la firma su un documento scritto che attestasse la volontà di non opporsi a questo allargamento. Firma che, pare, non sarebbe arrivata da tutti.

Il PD scaricato

E così arriviamo ad oggi, con un PD rimasto ancorato a Melucci ma verso cui Melucci non mostra più reale interesse. Un partito con davanti un bivio: far cadere l’amministrazione assumendosi la responsabilità di paralizzare l’azione amministrativa in una fase drammatica per le scadenze del PNRR e soprattutto dei Giochi del Mediterraneo, oppure continuare a sostenere chi, di fatto, l’ha politicamente “scaricato” per apparentarsi col suo peggior critico?

E se i diciassette avessero avuto ragione?

Ma il centro politico del problema non appare tanto il PD quanto Melucci. Chi ha bazzicato le conferenze stampa e i consigli comunali sa che nell’ultimo anno ogni qual volta si è mossa una critica ai ritardi dell’azione amministrativa, da parte di Melucci e dei suoi assessori non è mai mancato il promemoria sui mesi persi a causa del “tradimento” dei diciassette dimissionari. Come spiegare, ora, l’avvicinamento di Melucci a Stellato al punto che entrambi sono andati insieme ad incontrare Matteo Renzi e che il primo cittadino potrebbe egli stesso aderire ad Italia Viva?

Viene quasi da pensare che Stellato abbia convinto Melucci stesso ad unirsi ai diciassette…

Author: Alessandro Greco

Docente di Italiano e Storia e giornalista pubblicista. Dal 2015 collabora con "La Vita in Cristo e nella Chiesa", fra le più autorevoli riviste italiane di liturgia, con contributi principalmente sul mondo giovanile e sulla Letteratura (con articoli tradotti all'estero). In passato ha scritto per Nuovo Dialogo e soprattutto per il CorrierediTaranto.it, per il quale è stato prima cronista sportivo e poi cronista politico, sino al 2022. Ha collaborato brevemente anche con "L'Edicola del Sud". È co-autore del documentario in dieci puntate "Taranto, la città nella città - Guida ai vicoli per tarantini distratti (e turisti curiosi)".

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