La scarpata resta al buio e la rigenerazione annunciata a gennaio è sfuggita ai più…
A gennaio di quest’anno, in pompa magna e con i rendering di routine, il Comune di Taranto annunciava che a breve il Lungomare, in primis la scarpata, sarebbe stato oggetto di intervento di rigenerazione (pubblicato il 5 gennaio sul sito ufficiale del Comune). Così si leggeva allora: “Si tratta di un intervento da oltre 600mila euro che donerà un nuovo aspetto, ma soprattutto maggiore sicurezza e fruibilità, a quel vero e proprio “giardino verticale” che identifica il tratto di lungomare compreso tra la rotonda e l’ex lido Taranto. «Sull’area siamo già intervenuti in passato – le parole del sindaco Rinaldo Melucci – realizzando un nuovo impianto di illuminazione e la videosorveglianza. Era nei nostri programmi realizzare un’altra azione specifica, che fosse anche propedeutica alla riqualificazione del waterfront di Mar Grande insieme con l’Authority portuale. In 6 mesi chiuderemo il cantiere e restituiremo alla comunità un altro luogo di condivisione». I lavori riguarderanno sia le strutture di contenimento della scarpata, sia la flora che sarà rinnovata e integrata. «Metteremo in sicurezza i terrapieni – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Laura Di Santo – attraverso micropali in cemento opportunamente mitigati con corten e legno naturale. Rimuoveremo le essenze ormai secche e ne introdurremo di nuove, in modo tale che la visuale di Mar Grande non venga impedita. Contiamo, inoltre, di estendere l’intervento anche al tratto della Lega Navale, sfruttando eventuali economie di gara».
Bene, bravi, bis. Perché appena due mesi dopo, 2 marzo, nuovo annuncio: firmato il contratto con la ditta appaltatrice.
“Dopo la firma del contratto con la ditta esecutrice e l’individuazione del direttore dei lavori, avvenute nei giorni scorsi, mancano solo pochi passaggi amministrativi per l’apertura del cantiere che vale più di 600mila euro”, veniva confermato sul sito ufficiale di Palazzo di città.
Bene, bravi, tris: avete per caso in questi mesi visto qualcosa? A parte la pulizia che saltuariamente ma meritevolmente compiono gli operatori di Kyma Ambiente, per il resto c’è poco da stare allegri, siamo a dicembre e nessun cantiere s’è visto: ci è sfuggito per caso? Può darsi, per carità! Però la situazione è davvero al limite della sopportabilità: la sera la scarpata è inaccessibile per i cittadini, perché buia (non basta affatto la luce proveniente dalla passeggiata soprastante) e soprattutto perché si corre il rischio di fare incontri… poco piacevoli. Del resto, difficile immaginare che senza illuminazione l’impianto di videosorveglianza funzioni, semmai fosse ancora efficiente. Altro che maggiore sicurezza e fruibilità!
La foto, scattata appena ieri, dice tutto. Ma siamo fiduciosi: magari, al prossimo rendering ci annunceranno che è tutto apposto…