Il quarto elemento? Un’Amministrazione comunale tarantolata…
Massì, parliamone pure a cuor leggero. Senza esagerare: non vorrete mica chiamarci disfattisti!
Beh, questo è un anno che verrà ricordato almeno per tre aspetti: il turismo, la monezza e lo stadio ‘Iacovone’. Di contorno, il quarto elemento, un governo comunale pizzicato dalla tarantola: non appena qualcuno sogna di criticarlo, scatta subito l’editto bulgaro. Non solo: se all’interno dello stesso governo comunale scricchiolano alleanze e s’odono mugugni, ecco che si cambia il mazzo di carte e si ricomincia a giocare. Diciamoci la verità: il sindaco Melucci e i suoi accoliti sono dei maghi nell’arte di restar seduti al tavolo.
Del resto su turismo, monnezza e stadio hanno propalato senza contradditorio, certi della pochezza di coloro i quali li sostengono in un Consiglio comunale dove sono risicate le voci in grado di contrastarli.
Oddio, il milione di turisti che si è aggirato da queste parti stride con i dati più o meno ufficiali che relegano invece la nostra città in fondo alla classifica pugliese dell’accoglienza. Insomma, una boutade. Che ha provocato non poche risate…
Una boutade proprio come quella sul miglioramento del servizio di raccolta rifiuti, visto e considerato che le cifre ufficiali parlano addirittura di un peggioramento sulla differenziata (24,04% a maggio 2023, contro il 25,88% dello scorso anno: fonte LegambienteTaranto). Beh, non ci sarebbe neppure bisogno delle cifre per accorgersi di quanto sporca sia la città, tranne… nei giorni in cui sbarcano i crocieristi. Colpa dei cittadini incivili? Sì, certo. Ma anche di una gestione scellerata o quantomeno inadeguata. Il Comune, però, ha da poco rinnovato la fiducia al presidente della società partecipata…
Sullo stadio ‘Iacovone’, poi, ci sarebbero pagine e pagine da scrivere. Al netto di quanto accaduto di recente (incendio provocato dai tifosi del Foggia agevolato dallo stoccaggio imprudente di materiale altamente infiammabile all’interno della struttura con conseguente dichiarazione di inagibilità), per lo stadio comunale era prevista la ristrutturazione in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026, così come tuttora riportato sul sito ufficiale della manifestazione. Poi, improvvisamente, ecco la proposta di privati per il suo abbattimento e ricostruzione, proposta sposata subito dal sindaco Melucci seppur avversata da molti. In verità, lo stadio è la punta di una velenosissima diatriba tra Melucci e il Governo proprio sulla gestione in questi anni del percorso di avvicinamento ai Giochi, tanto da sfociare nella nomina di un Commissario. Il tutto condito da polemiche a go go, e con il grosso rischio di una gran bella figuraccia…
Naturalmente, a fare le spese su tutte queste vicende è la città. E colpe e colpevoli sono assolutamente riconoscibili. Che ne dite?
p.s.: questo è un blog, non pretende di fare inchiesta ma spera di esprimere una opinione. Perciò non vi parliamo, almeno per ora, di Piano regolatore, rendering, annunci e amenità del genere: magari, proveremo a raccontarvi qualcosa non appena ce ne sarà l’occasione…