Taranto faccia un check up completo

Qui è tutto complicato. Il simbolo della sciatteria? La gestione dei Giochi del Mediterraneo (e dello stadio ‘Iacovone’…)

Non la facciamo troppo lunga. Ma ci rendiamo conto che a Taranto tutto è maledettamente complicato? Bene: forse sarebbe opportuno sottoporsi a un bel check up completo e ripartire.

Ora: che qui i problemi siano piuttosto complessi, e che quindi il tessuto economico e sociale sia assolutamente disgregato, è un dato di fatto. Dall’ex Ilva per passare al porto, attraversando pure l’Arsenale e il commercio e i servizi, oltre che tutte le problematiche del vivere quotidiano (e mi limito a questo), è chiaro che Taranto non se le passi bene, come ormai da diverso tempo, da troppi anni.

L’incertezza politica è sicuramente uno dei guai peggiori. L’attuale Amministrazione comunale ne è la dimostrazione, visto che è in carica oramai da sei anni e passa: tanti progetti, tanti annunci, tante promesse, ma di concreto poco o nulla, se non e soprattutto la conservazione sistematica delle poltrone disponibili. E qui non si tratta di demagogia: c’è qualcosa, almeno sinora, per cui Melucci & Co. potranno essere ricordati? Prendete le opere pubbliche: solo il completamento di progetti nati nelle scorse amministrazioni, poco altro. Si è sempre in attesa del nuovo Piano Urbanistico Generale, finito chissà dove: è l’atto politico-amministrativo che Taranto attende da oltre quattro decenni, ma a cui evidentemente non è bastato una firma prestigiosa (l’architetto Karrer, che ci risulta piuttosto contrariato) per giungere al suo varo. Insomma, il futuro di una città passa dal PUG e la nostra aspetta e spera…

In ogni caso, l’incertezza politico-amministrativa (e non la chiamo in altro modo per decenza…) si riflette su tutta la vita quotidiana cittadina. Perchè se è vero che temi come l’ex Ilva, porto e Arsenale coinvolgono più livelli istituzionali, è altrettanto vero che la Politica (già: con la P maiuscola) tarantina conta davvero poco e s’accontenta di quel che passa il convento.

Certo, il discorso è lungo e sintetizzarlo qui non è semplicissimo. Una vicenda, però, è il limpido esempio di quanto Taranto sia abile ad accumulare ritardi addossando colpe altrove: i Giochi del Mediterraneo. Non entro nei dettagli, ma ciò a cui stiamo assistendo è la rappresentazione plastica di quanta sciatteria circoli da queste parti (ah, non si dimentichino le ultime vicissitudini sullo stadio ‘Iacovone’…). Con il rischio molto serio di una figuraccia a livello planetario i cui effetti devastanti ricadranno sulla città.

Non basta la narrazione farlocca di questi ultimi anni (a proposito di storie inverosimili: dov’è il milione di turisti così tanto propagandato di recente?…): Taranto è una città splendida ma che evidentemente paga il suo essere strafottente, menefreghista, in cui il senso civico – che coinvolge tutti ma proprio tutti – è a livelli quasi aberranti. Tutto negativo, allora? No, non sarei onesto: piccoli passi avanti ne sono stati compiuti ma ne occorrono di giganteschi!

Ed ecco perchè, forse, sarebbe bello e opportuno tirare il freno a mano per sottoporsi a un check up completo: tutti gli attori dovrebbero farlo e tutti insieme, evitando pregiudizi e pensieri gattopardeschi. Un grande sforzo culturale, un vero ‘cantiere Taranto’ (ahi, non come quello propalato a suo tempo…), oserei dire, per fare il punto, elaborare una specie di cronoprogramma e lavorare tutti insieme per costruire per davvero una città più moderna, più vera, più a misura d’uomo. Senza rendering e promesse da marinaio, senza cerchi magici e lobbies affaristiche. Un sogno? Mah… forse.

Author: Marcello Di Noi

Giornalista pubblicista da oltre 30 anni, è stato a lungo collaboratore del 'Corriere del Giorno', storica testata giornalistica tarantina purtroppo non più in edicola, occupandosi di Sport e principalmente del Taranto, oltre che di pallavolo, contemporaneamente scrivendo per 'La Gazzetta dello Sport'. Ha poi diretto il mensile di cultura e spettacoli free press 'PiGreco', per poi passare a dirigere il quotidiano TarantOggi. Successivamente ha diretto la testata on line 'CorrierediTaranto'.

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